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Barolo
È la capitale del “Re” dei vini. Barolo è uno splendido paese di origini medievali, circondato dalle colline delle Langhe, ed è uno degli undici comuni dove si possono coltivare le uve dei vitigni “Nebbiolo”, utilizzati per la produzione del vino Barolo. Vetrina di questo prezioso “nettare” dal colore rosso granato brillante e dal profumo intenso, sono l'Enoteca Regionale di Barolo e il Museo Etnografico-Enologico ospitato nel Castello Falletti dell'XI secolo che domina il centro storico della città.
Durante la fiera dedicata a quel prezioso tubero, il tartufo, si svolge una corsa di cavalli, la cui idea nasce nel dopoguerra da un gruppo di amici di vecchia data spinti da Pinot Gallizio, farmacista e famoso artista.
La città ottocentesca si organizza attorno al nuovo centro urbano di piazza Savona, da cui parte la via per la terraferma e il mare (oltre le Langhe), mentre appare anche un significativo disegno urbanistico del Novecento, attento all'insediarsi di nuova produzione: Miroglio per il tessile e Ferrero per il cibo (madre della famosa Nutella), motori trainanti dell'economia dell'intera regione, insieme alla straordinaria produzione vinicola, di cui Alba è capitale incontrastata.
Quando i romani giunsero qui, abbatterono il bosco di querce che esisteva al posto del Barbaresco per far posto alla vite. Forse gli antichi dei avevano già scelto il destino di questa terra: finire per produrre dalla sua uva Nebbiolo, uno dei vini più prestigiosi d'Italia, tra i primi quattro a ricevere il riconoscimento DOC nel 1966 e DOCG nel 1980.
Il Barbaresco è prodotto esclusivamente dai vigneti dei comuni di Barbaresco, Treiso, Neive e della frazione San Rocco ad Alba che hanno la maggiore esposizione solare. Un mare di filari è una vista da ammirare dalla massiccia torre che si erge al centro del paese, la più grande delle Langhe, raggiunge i 36 metri. L'Enoteca regionale del Barbaresco ha sede nell'ex chiesa ottocentesca, San Donato, dove, oltre a promuovere il vino Barbaresco, è presente un'ampia selezione della migliore produzione vinicola della zona.
Gli esperti di vino si impegnano a svelare francamente i loro segreti solo una volta all'anno: la prima domenica di settembre durante la festa del santo patrono. In quel giorno aprono le loro cantine e offrono ai curiosi e ai turisti visite guidate dei loro vigneti, vivendo questo momento ricorrente come una grande festa di ringraziamento.
Barbaresco
Alba
Il mio peso in Nutella e tartufi: così ha chiesto ad Alba l'attore pantagruelico francese Gerard Depardieu per partecipare alla fiera del tartufo. Alba è la capitale del tartufo bianco e del Dolcetto, il vino rosso. Questo lo ha reso un punto di sosta preferito per i turisti di tutto il mondo interessati ai cibi e ai vini raffinati. Alba è anche una città d'arte che ha bisogno di tempo per coltivare le proprie tradizioni.
Durante la fiera dedicata a quel prezioso tubero, il tartufo, si svolge una corsa di cavalli, la cui idea nasce nel dopoguerra da un gruppo di amici di vecchia data spinti da Pinot Gallizio, farmacista e famoso artista.
La città ottocentesca si organizza attorno al nuovo centro urbano di piazza Savona, da cui parte la via per la terraferma e il mare (oltre le Langhe), mentre appare anche un significativo disegno urbanistico del Novecento, attento all'insediarsi di nuova produzione: Miroglio per il tessile e Ferrero per il cibo (madre della famosa Nutella), motori trainanti dell'economia dell'intera regione, insieme alla straordinaria produzione vinicola, di cui Alba è capitale incontrastata.
Neive
Come molti paesi delle Langhe, Neive è particolarmente orgogliosa del suo patrimonio vitivinicolo. Per promuovere questo patrimonio, il paese ha allestito, nelle cantine del suo Municipio, la Bottega dei Quattro Vini (Barbera, Dolcetto d'Alba, Barbaresco e Moscato), vetrina della produzione locale. Nella cantina del Palazzo dei Conti di Castelborgo è stato scritto un capitolo importante della storia enologica piemontese. Qui, nel 1854, il famoso enologo francese, Oudard, fu il primo a sperimentare la vinificazione dell'uva nebbiolo, che lo portò rapidamente a vincere una medaglia d'oro a Londra per la sua creazione di vino Barbaresco.
Il centro storico della vecchia Neive è considerato tra i meglio conservati della zona con un impianto circolare chiuso che in origine aveva due porte. All'interno si trovano i prestigiosi palazzi che furono le dimore delle famiglie della ricca borghesia di Neive, come i Casaforte dei banchieri Cotti, che è la struttura più antica della città. Tra i tanti punti di interesse: le chiese barocche di San Pietro e San Paolo, e la Confraternita barocca di San Michele, la Torre Civica, il Palazzo Cocito e Piazza Italia